Il fronte freddo legato alla depressione sull'Inghilterra si è allontanato verso est. Dopo una pausa mercoledì mattina, una nuova perturbazione legata all'ex-uragano Kirk attraverserà il nostro Paese entro giovedì pomeriggio.
Sull'insieme dell'evento, da lunedì sera fino a martedì sera, la distribuzione delle precipitazioni è stata piuttosto uniforme, con accumuli attorno ai 60 mm sulla valle di Blenio e la Valposchiavo, fra 75 e 100 mm sul Ticino meridionale e orientale, il Moesano e la Val Bregaglia, con punte locali di 110 mm in quest'ultima regione. Il limite delle nevicate era inizialmente sui 3000 m ed è calato fin verso i 2300 m nell'ultima fase.
Le precipitazioni hanno causato un aumento marcato dei livelli delle acque nelle zone interessate. Martedì sera nel Cantone dei Grigioni le portate di vari fiumi di dimensioni minori (p. es. Giulia, Mera e Ova da Bernina) hanno raggiunto il grado di pericolo 2 (pericolo moderato). In linea con le previsioni, i fiumi di dimensioni maggiori (p. es. Ticino e Reno alpino) hanno invece fatto registrare aumenti contenuti delle portate e si sono mantenuti nella fascia di pericolo 1 (pericolo nullo o debole).
Dopo la tregua di mercoledì, sono previsti ulteriori aumenti diffusi delle portate in seguito alle precipitazioni di giovedì, in particolare nelle zone dei fiumi Ticino, Inn e Reno alpino. Per via dei suoli già saturi, i fiumi di dimensioni minori potrebbero raggiungere nuovamente il grado di pericolo 2, mentre i picchi delle portate dei fiumi di dimensioni maggiori (Ticino, Inn, Reno alpino) dovrebbero comunque mantenersi al di sotto del grado di pericolo 2. Quanto invece al lago di Lugano e al lago Maggiore, a causa delle maggiori portate in entrata si assisterà a un ulteriore aumento dei livelli delle acque, tuttavia pur sempre all’interno della fascia di pericolo 1.
A partire da venerdì si prospetta una distensione generale della situazione idrologica, con un nuovo calo diffuso delle portate dei fiumi. Per quanto riguarda i laghi, potrebbe verificarsi ancora un lieve aumento dei livelli delle acque, destinato però a sua volta a stabilizzarsi e a rientrare.